SALA OCRA GIALLA
incontri MULTICULTURALI dell'Associazione Culturale Quintiliano

giovedì 31 gennaio 2013

Martedì 05.02.13


  • IRAQ IN MUSICA
    5 febbraio 2013 ore 21.00
    Teatro Vittoria
    Via Gramsci 4 – Torino
    ingresso libero

    Il Caffè dei Giornalisti, in collaborazione con il centro Dar Al Hikma, inaugura il 2013 con un incontro dedicato alla musica irachena, ospitando il 5 febbraio al Teatro Vittoria di Torino Khalid Mohammed Ali uno dei più importanti compositori iracheni e Hasan Falih Owaid Abbas, concertista. Il concerto sarà presentato da Rosita Ferrato, Presidente de Il Caffè dei Giornalisti; Davide Rebuffa, musicologo, che farà una breve storia del liuto.
    Già insignito nel 2008, del premio di Miglior Composizione Musicale dalla Lega Araba, Khalid propone al pubblico internazionale brani musicali intensi che coniugano le formazioni orchestrali e l'oud, un liuto a manico corto con un numero di corde variabile -generalmente 11-  e brani per solo kanoun o qanun, strumento a 72 corde della tradizione classica araba. Ad accompagnarlo sarà Hasan Falih Owaid Abbas, concertista iracheno di fama internazionale che annovera tra le sue performances esibizioni sui palchi di teatri prestigiosi quali  Royal Albert Hall di Londra, l’Opera House di Sydney, il Fox Theatre in U.S.A.
    Insieme costituiscono una formazione di alto livello artistico dalla quale emerge ben chiara l'importanza della composizione musicale nel contesto culturale iracheno e dell'intero orizzonte arabo, frutto dell'intuizione di Ali che avvicina la composizione musicale all'immagine di uno specchio che riflette la civiltà di un popolo e il suo patrimonio culturale più profondo.

    Introdotto nell'argomento da una piccola esposizione di scatti della fotografa Elsa Mezzano che offrono sguardi di bellezza e di quotidianità su un paese che non è solo quello della guerra presentata dai media, il pubblico avrà l’occasione di assistere ad uno straordinario concerto ascoltando strumenti rarissimi in Europa: si ritiene che il qanun sia una sorta di strumento ipnotico, per tradizione suonabile dalle donne; la tradizione lo annovera tra gli strumenti evocativi di una profonda spiritualità, tanto che si narra come al suo suono durante una veglia funebre il compianto sia stato richiamato alla vita.
    Una leggenda araba, poi, attribuisce all'oud una storia che risale alla notte dei tempi: sarebbe infatti stato inventato da Lamack, nipote di Adamo ed Eva. Nel IX secolo, un musicista di oud di Baghdad, Ziryab, fonda a Cordoba una scuola di musica, e aggiungerà una quinta corda allo strumento. Dall'Andalusia, l'oud si diffonderà in Europa, divenendo progressivamente il liuto così amato nelle corti del Rinascimento.
    Khalid Mohammed Ali
    Nato a Mosul nel 1961, Khalid Mohammed Ali inizia a comporre dal 1977, forte degli incoraggiamenti appassionati dello zio e degli insegnamenti del gran maestro Akram Ahmed Habib. Dopo aver studiato il violino, Ali si concentra sulla tradizione araba e orientale e diventa uno spettacolare compositore di musica per il cinema riuscendo a declinare in maniera originale e affascinante le conoscenze musicali via via sempre più approfondite, nella predilezione delle produzioni di piccoli Paesi a lui vicini.
    Hasan Falih Owaid Abbas
    Nasce nel 1963 a Basrah; si laurea in Fine Arts all'Università di Baghdad, nel 2001 vince il primo premio come musicista di qanun nel III Festival Internazionale di Esecuzione Strumentale organizzato dall'Unione della Musica Araba.

    Younis Tawfik
    Presidente del centro italo-arabo Dar Al Hikma, nasce a Mosul, in Iraq e si trasferisce a Torino dove si laurea nel 1986. Insegna Lingua e cultura araba all’Università di Genova. Tra le sue pubblicazioni Islam (Idea Libri, 1977) tradotto in varie lingue, As-Salamu ‘Alaikum. Corso di arabo moderno (Ananke, 1999) e romanzi per Bompiani: La straniera, 1999 vincitore del Premio Grinzane Cavour, La città di Iram, 2002, Il profugo, 2007 e La sposa ripudiata, 2001.

    Elsa Mezzano
    È nata a Cavagnolo (Torino. Nel ’74 si stabilisce a Rivoli, dove installa un vero e proprio laboratorio fotografico attrezzato di tutto punto. Si dedica allo studio e alla sperimentazione di nuove tecniche funzionali al proprio modo di concepire le immagini elaborando, negli anni, una foltissima serie di immagini di paesaggi, nature morte, composizioni.
Le molteplici occasioni di incontro in Italia e all’estero con artisti, musicisti, scrittori, le danno l’opportunità di dar vita ad una vasta e personalissima galleria di ritratti, da Luigi Carluccio, Antonio Del Guercio, Mario De Micheli, Achille Bonito Oliva, Gillo Dorfles, Nicola Micieli tra i critici d’arte; a Mal Waldron, Giorgio Gaslini, Tiziana Ghiglioni, Giovanna Marini, Igor Sciavolino, Severino Gazzelloni, Fausto Amodei, Cicciu Busacca, Rosa Balistreri tra i musicisti e i cantanti; a Gonzalo Alvarez Garcia, Berrocal, Ennio Calabria, Carmen Covito, Agenore Fabbri, Kounellis, Aldo Mondino, Giò Pomodoro, Enzo Sciavolino, Emilio Tadini, Younis Tawfik, Sergio Vacchi, Pierre Klossowski, Ignazio Buttitta, Tahar Ben Jalloun, Egi Volterrani, tra gli artisti e gli scrittori; a Tadheus Kantor, Bruno Cirino, Roberto Castello, Alessandro Certini, Rosita Mariani, Micha Van Hoecke, tra gli attori e i coreografi.
    Davide Rebuffa
    Tra i primi liutisti italiani contemporanei a dedicarsi a strumenti a pizzico storici quali il liuto medievale, il liuto arabo, calichon e le chitarre storiche barocche e ottocentesche, è anche uno fra i pochissimi mandolinisti a utilizzare i mandolini originali e copie di essi con la tecnica descritta nelle fonti dell'epoca.  Dagli anni '80 svolge - in Europa, Nord-Africa e Vicino-Oriente - un'intensa opera di ricerca e divulgazione sul liuto, rivolta anche al grande pubblico, attraverso attività didattica, concerti, conferenze e registrazioni (RAI 3 TRT3, Pentagramma, Stradivarius, Glossa, Brilliant Classics). Come liutista ed esecutore di basso continuo ha collaborato con numerosi ensemble, orchestre barocche ed Enti Lirici, prendendo parte ad alcuni dei maggiori festival internazionali. Dagli anni Ottanta, è co-direttore con Lorenzo Girodo, del gruppo di Musica medievale Ensemble Clerici Vagantes. Studioso e collezionista di strumenti a pizzico storici e relativa iconografia, ha curato l'allestimento ed il catalogo di mostre di strumenti antichi ed è stato invitato a tenere conferenze e lezioni presso Conservatori, Univesità e Istituzioni internazionali fra cui la Schola Cantorum Basiliensis. Insegna strumenti a pizzico storici presso il Centro Studi Piemontese di Musica Antica di Biella, Liuto Medievale e Mandolino barocco presso il Conservatorio "A. Pedrollo" di Vicenza. E' autore del primo testo in lingua italiana sulla storia del liuto, di prossima pubblicazione nella collana Organologia dell'editore L'Epos.

    Il Caffè dei Giornalisti
    Il Caffè dei Giornalisti nasce nel 2012 da un'idea di Rosita Ferrato, giornalista professionista e scrittrice di Torino. Un luogo di incontro, un ponte fra diverse realtà, paesi e rispettivi modi di interpretare il giornalismo. Questa l'idea iniziale del Caffè dei Giornalisti, un'associazione culturale che vuole essere soprattutto "luogo": dove conoscersi, confrontarsi, fare rete, collaborare, come singoli, gruppi, istituzioni per agevolare sinergie, significative per i professionisti del giornalismo ma interessanti anche per i "non addetti ai lavori", curiosi dei temi del settore.
    Il caffè è storicamente un posto dove le persone si incontrano, discutono, fanno cultura, vanno a scrivere, a pensare. II Caffè dei Giornalisti vuole essere tutto ciò a prescindere da un preciso unico luogo fisico: prende vita da un sito web e si concretizza nelle attività e negli eventi proposti in diversi luoghi storici di Torino e di altre città. Il Caffè vuole essere luogo di partenza di iniziative che promuovano la cultura del rispetto e della libertà di informazione e di stampa, ma anche ponte verso esperienze di altri paesi.




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